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AFRAGOLA, la società civile vuole riprendersi la città. Iavarone: “I cittadini hanno conosciuto il vero Tuccillo”

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AFRAGOLA – Non ripeteremo di nuovo le stesse cose, non tedieremo il cittadino afragolese ancora con la visione attuale della città seppur drastica. Tuccillo è “riuscito” dove gli altri hanno “fallito”, l’ultima cosa che è stato capace di portare ad Afragola è l’emergenza rifiuti. Problema che non ha mai sfiorato la cittadina a nord di Napoli neanche quando la Campania ne soffriva nella sua interezza. Ed è per questo che altri gruppi politici si stanno muovendo per presentarsi come valida alternativa alle prossime elezioni amministrative. Come già anticipato nel precedente articolo, l’accentramento di Tuccillo forse finirà di sfasciare anche l’attuale maggioranza mentre quella parte già sfasciata si è anche portata avanti col lavoro.

Infatti chi ha già le idee chiare sul territorio oltre al gruppo “Arcobaleno” – altri delusi di Tuccillo – è proprio il gruppo di “Afragola Viva” che vede a capo l’ex assessore all’ambiente Salvatore Iavarone ed è proprio a lui che abbiamo chiesto un’impressione sull’ultimo periodo dell’amministrazione Tuccillo che davanti ai nostri taccuini dichiara: “Ad Afragola la situazione è drammatica, l’amministrazione è logorata ed incapace di guidare la città, ogni giorno assistiamo solo ad una squallida guerra tra i partiti di maggioranza, che restano legati solo per l’interesse alle poltrone. La vita amministrativa è ferma, si stanno perdendo opportunità e risorse, la prossima amministrazione dovrà recuperare tanti dei disastri di questo ultimo anno di Tuccillo. Il quasi ex sindaco Tuccillo in città è visto malissimo, non ha più quella considerazione positiva dei cittadini, che lo portò ad essere eletto nel 2013. Oggi a differenza di allora i cittadini hanno avuto modo di conoscerlo nella veste di sindaco e il suo rapporto con i cittadini e il suo carattere non lo hanno premiato affatto. È un’altra brutta pagina della nostra città che deve essere archiviata”.

Per quanto riguarda i lavori di “Afragola Viva” l’ex assessore Iavarone ci tiene a precisare che il suo gruppo aspira insieme ad altri due gruppi territoriali ad ottenere il simbolo di DEMA, questo giustifica anche l’ultimo evento organizzato in un bar rinomato della città, ma non è detto che “Afragola Viva” diventerà l’espressione di De Magistris ad Afragola. L’ultima parola spetta proprio al sindaco di Napoli e di Città Metropolitana. Intanto l’evento targato DEMA ha già cominciato a dare i suoi frutti, infatti grazie alla mediazione dello stesso Iavarone è stato possibile portare all’attenzione dell’ex magistrato alcuni problemi del territorio che potrebbero essere risolti grazie alle idee di “Afragola Viva” e all’intermediazione di Città Metropolitana. Ad illustrarceli è proprio l’ex assessore Salvatore Iavarone“L’iniziativa organizzata lo scorso giovedì e che ha visto ad Afragola la presenza di Luigi De Magistris nel doppio ruolo di sindaco di Napoli e sindaco della città metropolitana è stata utilissima per presentare delle proposte concrete per la nostra comunità locale. Tre proposte che toccano i temi dell’ambiente, del territorio, dei giovani e del lavoro. Temi che interessano a tutti e che possono facilmente essere realizzati ed avviati. Il primo riguarda l’Istituto scolastico “Sereni” che ha da qualche anno un indirizzo alberghiero, un istituto con oltre mille studenti, che però non ha ancora dei laboratori attrezzati con cucine. Se vogliamo investire sui giovani e sul lavoro, questa è un’occasione importante. Noi non portiamo solo i problemi, ma presentiamo le soluzioni, e così abbiamo fatto con De Magistris. Abbiamo chiesto alla Città Metropolitana di richiedere al Comune di ristrutturare una struttura pubblica a pochi passi dalla scuola, si tratta della sede del giudice di pace a Corso Napoli, gli uffici potrebbero spostarsi al piano terra dell’ex sede del tribunale nelle Salicelle, insieme alla polizia municipale. Il comune vorrà dare in comodato quella struttura alla città metropolitana? Il sindaco sosterrà la nostra proposta oppure sarà contrario?

La seconda proposta riguarda la fascia dei pozzi ex arin oggi ABC – continua l’ex assessore – che tagliano in due la nostra città di Afragola. Due fasce che partono da Cancello, attraversano Acerra, Afragola e Casoria ed arrivano a Napoli. Una doppia fascia di 8 e 6 metri lunga 20 km. La nostra richiesta è quella di attivare una richiesta di finanziamento alla comunità europea per un finanziamento e per trasformare quelle due fasce in due corridoi che uniscono e che non dividono, una pista ciclabile ed una podistica, entrambe di 20 km. Potrebbero essere previsti ogni due km dei chioschi per dare servizi (bar, bagni, noleggio bici ecc) e garantire la manutenzione delle aree.

La terza proposta è più ambiziosa – afferma il coordinatore di “Afragola Viva” – e prevede il coinvolgimento oltre che della città metropolitana di Napoli anche della regione e della provincia di Caserta. Riguarda i Regi Lagni e il recupero di quelle aree nate nel 1600. I Regi Lagni come giardino d’Europa e come corridoio ecologico che partono dal nolano per arrivare a Castelvolturno attraversando Acerra, Caivano e tantissimi altri comuni, e toccando anche i terreni a nord di Afragola, dove vanno ad intersecarsi anche con le due fasce dell’ABC. Anche in questo caso si rende necessario un progetto alla comunità europea che metta insieme regione e città metropolitana insieme alla provincia di Caserta.

Queste sono solo le prime tre proposte – conclude Iavarone – sulle quali lavoreremo da subito al fianco di De Magistris, altre verranno nei prossimi mesi”.

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AFRAGOLA – Rapina shock al centro commerciale ‘Le Porte di Napoli’

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Ad Afragola, nel centro commerciale Le Porte di Napoli, è – da poco – avvenuta una rapina.
Ad intervenire, in via Santa Maria, sono stati i carabinieri di Casoria.
Da una primissima ricostruzione, da verificare, sembra che due persone armate, verosimilmente di pistola, avrebbero messo a segno un colpo in una gioielleria ubicata all’interno del centro commerciale, portando via con sè diversi gioielli e orologi, per poi darsi a gambe levate. 
Le indagini sono in corso. Non ci sarebbero feriti, né sarebbero stati esplosi colpi da arma da fuoco.

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Afragola, uomo sequestrato e picchiato da due uomini del clan

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La Procura di Napoli ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Polizia di Afragola. Le due persone sono ritenute indiziate dei reati di sequestro di persona, detenzione e porto di armi, lesioni e rapina, con l’aggravante dal metodo mafioso.
I fatti sarebbero avvenuti ad Afragola e Somma Vesuviana, con un modus operandi del tutto brutale: la vittima sarebbe stata sequestrata per più di un’ora e picchiata in maniera reiterata.
Il movente è al momento ignoto.

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Afragola, perquisizioni Rione Salicelle: impiegati 200 uomini delle forze dell’ordine

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Numerose le perquisizioni eseguite al Rione Salicelle di Afragola (Napoli). L’operazione è stata compiuta da quasi duecento operatori delle diverse forze dell’ordine. Identificati diversi soggetti, tra cui uno sanzionato per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, ed effettuati controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada. Sette i veicoli sottoposti a sequestro amministrativo ed altri 5 rimossi perché già risultanti sequestrati o perché non muniti di assicurazione. Sotto sequestro anche: una pistola a salve priva di tappo rosso, circa 20 chilogrammi di tabacchi privi del marchio del Monopolio di Stato, alcuni involucri di cocaina ed altri di marijuana.

Hanno partecipato alle operazioni congiunte il personale della Squadra Mobile di Napoli, del Commissariato di Afragola, della Polizia Stradale, del Reparto Prevenzione Crimine Campania delle U.O.P.I., delle unità cinofile, dei Carabinieri del Gruppo Castello di Cisterna, del Reparto Mobile, dei Carabinieri della Compagnia di Casoria, e del Reggimento Campania.

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